OM SHANTIH SHANTIH SHANTIH
OM PACE PACE PACE
Ocean Oneness
Silence is round me, wideness ineffable;
White birds on the ocean diving and wandering;
A soundless sea on a voiceless heaven,
Azure on azure, is mutely gazing.
Identified with silence and boundlessness
My spirit widens clasping the universe
Till all that seemed becomes the Real,
One in a mighty and single vastness.
Someone broods there nameless and bodiless,
Conscious and lonely, deathless and infinite,
And, sole in a still eternal rapture,
Gathers all things to his heart for ever.
Unità Oceanica
Il silenzio è intorno a me, vastità infinita;
Bianchi uccelli vagano e si tuffano nell’oceano;
Un mare senza suoni su un paradiso silente,
Azzurro su azzurro, fissa lo sguardo silenzioso.
Identificato con il silenzio e senza confini
Il mio spirito si espande abbracciando l’universo
Fino a che tutto ciò che sembrava diviene Reale,
Uno in una possente e singola vastità.
Qualcuno medita là senza nome e incorporeo,
Cosciente e solo, immortale e infinito,
E, solo in un’estasi immobile ed eterna,
Raccoglie tutte le cose nel suo cuore per sempre.
SRI AUROBINDO – COLLECTED POEMS
Opere Complete di Sri Aurobindo – Volume 2 – Pubblicato dal Dipartimento delle Pubblicazioni dello Sri Aurobindo Ashram – Pondicherry – India
Libera traduzione di Devadatta e Kiriti
PATANJALI YOGA SUTRA : I-12; I-13
I-12 La pratica costante ed il distacco
sono i mezzi per calmare i movimenti della coscienza
I-13 La pratica costante consiste nell’acquisire la stabilità della mente attraverso l’impegno continuo
Patanjali
ASTHANGA YOGA
Libera traduzione dal Sanscrito all’Italiano di Devadatta e Kiriti
DOMANDE E RISPOSTE 1954 : “LA PACE”
Come possiamo fondare una pace ed un silenzio stabile nella mente ?
Prima di tutto, lo dovete volere.
E poi dovete provare e dovete perseverare, andare avanti provando … … … Sedete tranquilli, tanto per iniziare, e poi invece di pensare a cinquanta cose, iniziate dicendo a voi stessi, “Pace, pace, pace, pace, pace, calma, pace !” Immaginate la pace e la calma. Aspirate, chiedete che essa possa venire : “Pace, pace, pace.” E poi, quando qualcosa viene e vi tocca e agisce, dire tranquillamente in questo modo, “Pace, pace, pace.” Non guardate i pensieri, capite?! Non dovete porgere attenzione ad alcuna cosa che sopraggiunga …”
LA MADRE
DOMANDE E RISPOSTE 1954
Opere Complete della Madre – Volume 6 – 8 Settembre 1954 – Pubblicato dal Dipartimento delle Pubblicazioni dello Sri Aurobindo Ashram – Pondicherry – India
Libera traduzione di Devadatta e Kiriti
OSSERVAZIONE, CONOSCENZA E MENTE CALMA
La vera osservazione e conoscenza provengono da una mente calma.
Una mente calma è una mente che non viene disturbata, non è agitata e non vibra sempre con necessità di attività mentale.
E’ il primo segreto dello Yoga, mantenere sempre la calma interiore e da quella calma venire in contatto con qualsiasi cosa.
Sri Aurobindo
LETTERE SULLO YOGA
Opere complete di Sri Aurobindo – Volume 29 – Capitolo 3 – Pubblicato dal Dipartimento delle Pubblicazioni dello Sri Aurobindo Ashram – Pondicherry – India
Libera traduzione dall’Inglese all’Italiano di Devadatta e Kiriti
PATANJALI YOGA SUTRA I-1; I-2; I-3
I-1 Ora viene spiegato lo Yoga
I-2 Lo Yoga è la cessazione delle modificazioni della mente
I-3 Allora il Saggio-Veggente dimora in Sè stesso
Patanjali
Tratto da : La Filosofia dello Yoga di Patanjali
Autore : Samkhya -Yogacharya SWAMI HARIHARANANDA ARANYA
( Fondatore del Monastero di Kapila ) – Università di Calcutta 1981
Libera traduzione dall’Inglese all’Italiano di Devadatta e Kiriti
“LO SPIRITO IMMORTALE”
Non c’è morte, poiché è il corpo che muore ed il corpo non è l’uomo. Ciò che è realmente, non può uscire dall’esistenza, sebbene possa cambiare le forme attraverso cui appare, così come ciò che è non esistente non può venire ad essere. L’anima è e non può cessare di essere.
Perciò, dice il Maestro, metti da parte questo vano dolore e questo tuo tirarti indietro, combatti, O figlio di Bharata. Perché tale conclusione ? Questa alta e grande conoscenza, questa ardua auto-disciplina della mente e dell’anima, attraverso cui deve elevarsi al di là del clamore delle emozioni e dell’inganno dei sensi verso la vera conoscenza di sè, può di sicuro liberarci dall’angoscia e dall’illusione; può di sicuro liberarci dalla paura della morte e dal dolore per chi muore; o di sicuro mostrarci che coloro che noi chiamiamo morti non sono affatto morti, né debbono essere pianti, poiché sono solo andati nell’aldilà; può di sicuro insegnarci a guardare indisturbati i più terribili assalti della vita e la morte del corpo, come una cosa di poca importanza; può esaltarci nella concezione che tutte le circostanze della vita sono una manifestazione dell’Uno e un mezzo per le nostre anime al fine di elevarsi al di sopra delle apparenze, in una evoluzione verso l’alto, fin quando non conosciamo noi stessi come Spirito immortale.
Sri Aurobindo
SAGGI SULLA GITA
Opere complete di Sri Aurobindo – Volume 19 – CAPITOLO VII – Pubblicato dal Dipartimento delle Pubblicazioni dello Sri Aurobindo Ashram – Pondicherry – India
Libera traduzione dall’Inglese all’Italiano di Devadatta e Kiriti
Spiegazioni in merito al Tantra
DEVI-PUJA
L’adorazione della Devi
Il festival universale
Non c’è nessun altro festival all’infuori del Dasara ( festival ) che venga celebrato annualmente per dieci giorni con un entusiasmo ed una grandiosità insuperabili, con sentimento e richiamo religioso, con l’esibizione delle abilità degli artigiani della nazione e la creazione estetica presentata nella forma di produzioni artistiche e di designs artistici che adornano i templi dell’India, i Matt, le case, a migliaia e milioni. In ogni parte del subcontinente ( Indiano ), in questa antica terra di Bharata Varsha, da Kanyakumari fino a Himachal, da Kamarup fino a Dwaraka, numerosi gruppi di Hindù, qualunque sia la loro differenza di casta, di credo o stato sociale, condividono la gioia di questo giubileo dell’intero paese. Offrono la loro adorazione ( venerazione ) in accordo con le proprie pratiche famigliari o ( in base ) alle tradizioni della comunità, e così mantengono la tradizione veneranda di posare le loro offerte presso l’altare della Madre Divina, in un tempio, in un Matt o in un Mandir, nelle proprie case, dove un luogo sacro e santificato è riservato per lo scopo, o in qualsiasi altro modo in ossequio ai suggerimenti dei loro cuori.
Tutti sono d’accordo ( sul fatto ) che sia la Madre Divina a cui rendono il loro omaggio e donano se stessi a Lei, invocano le Sue benedizioni affinchè ( possano ) riversarsi sui Suoi figli.Per lo Shivaita, Lei è Shiva-Shakti, la consorte di Shiva o l’ ardhanga, la metà inseparabile, dello stesso corpo del grande dio, Mahadeva. Per il Vaishnava, Lei è Sri, l’eterno Splendore stabile nel cuore di Vishnu, l’Essere Supremo che mantiene la manifestazione di questa esistenza cosmica. Per lo Shakta completamente sbocciato, Lei è la grande Dea, la Madre di tutta la creazione, di tutti gli dei e dei loro mondi, che crea, preserva e dissolve, che costituisce e dirige tutte le attività dell’Universo. Lei vela la Sua stessa verità- la Verità Assoluta al di là – dalla visione delle Sue creature, divinità, così come degli uomini, ed anche attraverso la Sua stessa Grazia svela Sé stessa, la Sua Verità trascendentale, alla loro visione ed esperienza per ( il raggiungimento della ) beatitudine finale, per passare attraverso l’Ignoranza, per ( il raggiungimento della ) vita liberata ed illuminata o per il loro assorbimento nella Sua stessa Beatitudine e nel Suo Essere Assoluto.
I Suoi nomi sono molti, poiché molti sono i Suoi aspetti, molte le Sue funzioni e parti cosmiche. Ma un Nome, attraverso cui l’India L’ha riconosciuta ed adorata per innumerevoli secoli è Durga- la Dea che è difficile avvicinare con il pensiero-visionario totale, con la ricerca devota e con gli sforzi yoghici dell’uomo.
Lei è la Devi che Arjuna ( seguendo ) l’ingiunzione di Sri Krishna, adora alla vigilia della guerra del Mahabharata, e riceve da Lei le benedizioni ed il dono della vittoria, – confermati dalla promessa del Signore, – come è menzionato nel Bhisma-Parva della grande epica.
Essendo trascorso molto tempo ( dall’epoca in questione ), è difficile fissare il periodo esatto in cui la Durga-Puja, l’adorazione della Madre Divina, inizia ad essere celebrata per le prime nove notti, navaratra, o dieci, dasara, del mese lunare degli Ashwin. Ma c’è la tradizione che Arjuna riprese il suo gandiva ed altre armi che giacevano dormienti durante la vita in incognito dei Pandava, nel decimo giorno, dasami, degli Ashwin, all’avvio di Sharat, la stagione autunnale che, con il suo procedere, fu testimone della grande battaglia di Kurukshetra. Quindi, il decimo giorno che completa il Festival Navaratra nel nostro tempo viene chiamato Vijayadasami, Vijaya che è un epiteto di Arjuna, il vittorioso.
T. K. Kapali Sastry
OPERE COMPLETE – Volume 1 – Il Libro delle Luci-I
PUBLICAZIONI DIPTI – Sri Aurobindo Ashram – Pondicherry – India
Libera traduzione dell’Inglese all’Italiano di Devadatta e kiriti
Sri Durga sul leone
“THE SUPREME WORD”
The supreme Word_vak_is OM_nada_shabda-brahma. That is the supreme speech-vibration, the rhythmic articulation of the Supreme Consciousness Sachchidananda; the expression there is nearest to silence, almost merges into silence.
Nolini Kanta Gupta
COLLECTED WORKS OF NOLINI KANTA GUPTA
THE YOGA OF SRI AUROBINDO – VOLUME FOUR – THE EVOLUTION OF LANGUAGE
Publishesd by Nolini Kanta Gupta Birth Centenary Celebrations Committee – Sri Aurobindo Bhavan – Calcutta – India
“LA PAROLA SUPREMA”
La Parola suprema _vak_è OM_nada_shabda-brahma.
Quella è la parola_vibrazione, l’articolazione ritmica della
Coscienza Suprema Sachchidananda;
lì l’espressione è più vicina al silenzio, quasi si fonde nel silenzio.
NOLINI KANTA GUPTA
OPERA OMNIA DI NOLINI KANTA GUPTA
LO YOGA DI SRI AUROBINDO – VOLUME IV – L’EVOLUZIONE DEL LINGUAGGIO
Pubblicato dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario della Nascita di Nolini Kanta Gupta -Sri Aurobindo Bhavan – Calcutta – India
Libera traduzione di Devadatta e Kiriti
“I AM PRANAVA”
( Sri Krishna says : )”I am Pranava in all the Vedas,” that is to say, the basic syllable OM, which is the foundation of all the potent creative sounds of the revealed word; Om is the one universal formulation of the energy of sound and speech, that which contains and sums up, synthetises and releases, all the spiritual power and all the potentiality of Vak and Shabda and of which the other sounds, out of whose stuff words of speech are woven, are supposed to be the developed evolutions.
Sri Aurobindo
ESSAYS ON THE GITA
THE COMPLETE WORKS OF SRI AUROBINDO – VOLUME 19 – THE TWO NATURES
Published by Sri Aurobindo Ashram Publication Department – Pondicherry – India
“IO SONO IL PRANAVA”
( Sri Krishna dice : )”Io sono il Pranava,” cioè, la fondamentale sillaba OM, che è il fondamento di tutti i suoni di potere creativo della parola rivelata; OM è la formulazione universale unitaria del suono e della parola, quella che contiene e riassume, sintetizza e libera, tutto il potere spirituale e tutte le potenzialità di Vak e Sabda e di cui gli altri suoni, dalla cui materia le parole ed i discorsi sono intessuti, si suppone che siano le evoluzioni successive.
Sri Aurobindo
SAGGI SULLA GITA
Opere Complete di Sri Aurobindo – Volume 19 – LE DUE NATURE
Pubblicato dal Dipartimento delle Pubblicazioni dello Sri Aurobindo Ashram – Pondicherry – India
Libera traduzione di Davadatta e Kiriti
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