ESERCIZI GIORNALIERI

Per mantenere una buona condizione psico-fisica è necessario esercitarsi costantemente.

L’esercizio che suggeriamo deve essere caratterizzato da un equilibrato impegno di mente, respiro e corpo. A tal fine dovremo curare la postura, la corretta respirazione e la corretta concentrazione.

  • Si può iniziare la pratica attivando movimenti lenti e circolari, ritmati dal flusso del respiro, facendo sì che la mente sia concentrata sul respiro ed i movimenti.
  • Tali movimenti possono poi gradualmente essere velocizzati fino a raggiungere una velocità media e conseguentemente far sì che ci sia una stimolazione della respirazione ed un effetto tonificante sulla medesima.
  • Al termine di tale pratica possiamo adottare una postura comoda, con la colonna vertebrale dritta ed il torace aperto e flessibile ed effettuare ampie, profonde e lente respirazioni.
  • Successivamente introdurremo le ASANA, posture, che sceglieremo sulla base delle nostre esigenze del momento.
  • Dopo aver eseguito diverse posture, di nuovo ci concentreremo sul flusso del respiro ed osserveremo come si configura.
  • Al termine ci rilasseremo in posizione supina, e dopo aver verificato che la mente è tranquilla, il respiro profondo e regolare, ed il corpo completamente disteso, termineremo il nostro esercizio.

LA PRATICA ATTIVA LA CAPACITA’ DI OSSIGENAZIONE Il diaframma e la cassa toracica si esercitano elasticizzandosi  e consentono una maggiore dilatazione dei polmoni per tempi più lunghi, aumentandone la capacità ossigenante e garantendone una maggiore efficienza.

AUMENTA IL PROCESSO DI PURIFICAZIONE I polmoni sono un organo capace di eliminare parte delle tossine che vengono prodotte dal nostro corpo. La pratica facilita l’eliminazione di queste tossine ed aiuta a diminuire i fenomeni di infiammazione dei tessuti che spesso generano maggiore vulnerabilità nei confronti di agenti patogeni. Per questo motivo le persone in buone condizione psico-fisiche sono meno soggette a malattie rispetto alle persone sedentarie o a quelle stressate.

INDICAZIONI METODOLOGICHE

La pratica va iniziata in modo graduale, per far sì che il corpo non venga sottoposto a stress.

Dobbiamo sviluppare la capacità di auto-osservazione consapevole per cui riusciamo a valutare lo stimolo necessario per progredire e al tempo stesso cogliere il limite da non superare.

E’ bene che si pratichi regolarmente per un tempo ragionevole, proporzionato alle proprie capacità e alla propria forma fisica, piuttosto che fare una seduta estenuante e lunga,  una volta ogni tanto.

E’ bene seguire le indicazioni di insegnanti esperti che impostino i movimenti e le posture in modo corretto, altrimenti dei problemi posturali o strutturali potrebbero emergere o accentuare delle problematiche latenti.

DEVADATTA e KIRITI

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