LA PAPAYA FERMENTATA

PER CHI DIGERISCE MALE

Questo integratore favorisce l’assimilazione delle sostanze nutrienti e agisce prolungando la vita delle cellule del sistema immunitario.

Posto che la papaya di per sé è un frutto tropicale dalle molteplici virtù benefiche, il processo di fermentazione ne aumenta ulteriormente i benefici e non è un caso che, in questi ultimi anni, ci sia stata una proliferazione di prodotti che contengono questo integratore naturale, in funzione anti-age ( del resto contrasta egregiamente i radicali liberi  e quindi i fenomeni di invecchiamento ), ma anche per la prevenzione delle malattie, specie quelle di tipo virale. Ma che cosa si intende esattamente con “papaya fermentata”? Semplicemente questo : il frutto viene lasciato ( in condizione di umidità e temperature costanti e a un certo grado di maturazione ) a fermentare attraverso batteri non patogeni, che arricchiscono il frutto di minerali e sostanze benefiche. Il processo può durare anche mesi, se realizzato naturalmente.

IL SUOI PRINCIPI ATTIVI Di questo integratore si citano soprattutto i flavonoidi e la papaina, un enzima che aiuta l’assimilazione corretta dei nutrienti e che è già presente nel frutto fresco. Qui però la concentrazione degli uni e dell’altra aumentano e di conseguenza l’effetto viene moltiplicato. L’attività antiossidante è di fondamentale importanza per difendere l’integrità delle mucose delle alte vie respiratorie. Inoltre agisce anche prolungando vita ed efficienza delle cellule del sistema immunitario.

BIBLIOGRAFIA

Tratto in parte da RIZA n. 371 marzo/aprile 2020