1. KENN– L’ARRESTO (LA CALMA, LA QUIETE, IL SOSTARE, IL FERMARSI, IL MONTE )

Sopra Kenn, l’Arresto, il Monte

Sotto Kenn, l’Arresto, il Monte.

      L’immagine del segno è il monte, il più giovane figlio di cielo e terra. Il mascolino sta in alto seguendo la tendenza della sua indole, il femmineo in basso, dove lo conduce la direzione del suo moto. Così vi è quiete, visto che il moto ha raggiunto la sua fine normale.

      Applicato all’uomo è mostrato qui il problema di come raggiungere la tranquillità del cuore. E’ assai difficile acquietare il cuore. Mentre il Buddhismo tenta di raggiungere la tranquillità con lo smorzamento di ogni moto nel Nirvana, il punto di vista del Libro dei Mutamenti è che la quiete è solo uno stato polare che ha il moto come il suo complemento costante.

      Nelle parole del testo sono forse contenute delle istruzioni per l’esercizio dello Yoga.

 

LA SENTENZA

Tener quieto il proprio dorso,

Così che egli non avverta più il suo corpo.

Egli va nel suo cortile e non vede la sua gente.

Nessuna macchia.

 

La vera tranquillità consiste nel sostare quando è venuto il tempo di sostare, e nel procedere quando è venuto il momento di procedere, in questa maniera quiete e moto sono in concordanza con le esigenze del tempo, ed allora vi è luce di vita.

      Il segno è fine e principio di ogni moto. Il dorso è nominato perché nel dorso si trovano tutti i cordoni nervosi mediatori del movimento. Acquietando l’azione di questi nervi del midollo spinale, svanisce, per così dire, l’io con la sua inquietudine. Quando poi l’uomo sia diventato interiormente così tranquillo, si rivolga pure verso il mondo esterno. In esso allora non vedrà più la lotta ed il tramestio dei singoli esseri, e possiederà perciò l’autentica placidità necessaria per comprendere le grandi leggi degli accadimenti universali, onde poi agire conformandosi ad esse. Colui che attinge i suoi movimenti da una simile profondità non commette errori.

 

L’IMMAGINE

Montagna serrata a montagna.

L’immagine della quiete.

Così il nobile col suo pensiero

non va oltre la sua situazione.

 

Il cuore continuamente pensa : questo non lo si può cambiare. Ma i moti del cuore, cioè i pensieri, devono limitarsi alla situazione attuale. Ogni pensiero che oltrepassi questo non fa che ferire il cuore.

I KING

( Il libro dei mutamenti )

Traduzione italiana dalla versione tedesca di Richard Wilhelm

A cura di Bruno Veneziani e A. G. Ferrara

Confrontata con l’originale cinese da Bruno Veneziani

Edizione ROMA ASTROLABIO